“Correva l’anno 2002, ero un regista orfano, come tanti che provengono dall’autodidattismo, dal teatro indipendente. Capivo molte cose, più di quante sapessi fare. Mi divorava un desiderio inquieto che non riuscivo a individuare né a liberarmene. Da alcuni mesi era incominciato il mio apprendistato nella regia, con Eugenio Barba, all’ Odin Teatret. Ero fortunato, ma non riuscivo a capire quasi niente. Barba mi disse un giorno: ‘ Raùl, la regia non si può insegnare. Però si può imparare’. Penso oggi alla necessità di condividere -forse trasmettere- qualcosa di quel che ho imparato”. R.I.

DINAMICHE DI LAVORO

TRAINING (fare, osservare-ascoltare, co-lavorare, guidare) Plastica/Ritmica/Acrobatica/Canto/Poesia COMPOSIZIONE (processi espressivi-creativi-associativi-compositivi) Improvvisazione/Elaborazione/Montaggio DRAMMATURGIE (drammaturgie parallele, ‘migratorie’, sotterranee) Montaggio/Ritmo/Morfologia scenica RIFLESSIONI (attore-regista-spettatore, drammaturgo-attore-regista) Visioni e Ascolti/Arti Plastiche/ Messa in Scena